Cosa sono i dinamometri
Il dinamometro è un congegno che nasce per misurare l’entità di una forza, utilizzato soprattutto in campo meccanico.
In circolazione si trovano due diverse tipologie di dinamometro:
- il modello con molla inserita in un tubo di metallo o plastica: quando una forza viene posizionata sul gancio della molla, questa si allunga in modo da misurare la sua intensità;
- il modello digitale.
Nel settore industriale, il dinamometro più utilizzato è quello digitale.
Normalmente viene appeso su una gru o su un carroponte e riesce a misurare forze con un range molto ampio, che parte da un solo grammo fino ad arrivare a rilevare le 30 tonnellate.
Ci sono, inoltre, tipologie di dinamometri di ultima generazione nei quali si trova una vera e propria cella di carico inserita in un’ossatura di metallo, dove viene posizionato un display.
Il gancio viene collocato nella parte inferiore si aggancia la forza che deve essere misurata.
Per una maggiore funzionalità, esistono alcuni accessori che si trovano nei modelli più tecnologici come: telecomando, per utilizzare il dispositivo anche con una certa distanza, o un sistema per stampare da remoto. Una vera e propria comodità per coloro che cercano da questo tipo di dispositivi efficienza, prestanza e semplicità di utilizzo, per ottimizzare i tempi di lavoro in azienda.
Il funzionamento del dinamometro
Per i non addetti ai lavori, il funzionamento del dinamometro può sembrare alquanto complesso, e in effetti per comprenderne il meccanismo è necessario conoscere il principio su cui si basa la famosa legge di Hooke.
La legge di Hooke determina che, la deformazione di un materiale fatto di plastica è direttamente proporzionale alla forza che viene applicata su di esso.
Nella meccanica dei materiali questo procedimento è una reazione ordinaria ed elementare, che è tipica e costitutiva dei materiali elastici; secondo tale reazione, quindi, l’allungamento che subisce il corpo elastico è direttamente proporzionale alla forza ad esso applicata, semplice eppure così rivoluzionario.
L’utilizzo del dinamometro: semplicità e precisione
Il dinamometro è un congegno semplice da utilizzare ed estremamente preciso. Il metodo di misurazione può variare in base alla tipologia, se si tratta cioè di un dinamometro tradizionale o meccanico e quindi dalla presenza o meno di un display digitale, che rende tutto molto più rapido.
La modalità di utilizzo, invece, è sempre la stessa: si applica la forza da misurare al gancio che è posto nella zona bassa del dispositivo. In questo modo la molla, gravata dal peso, subisce un allungamento che è proporzionale alla consistenza della forza che è stata applicata, indicando quindi il giusto valore che potrà essere espresso in chilogrammi, newton o dyne.
In alcune professioni, tali strumenti sono fondamentali, perché rilevano in modo preciso la forza che si intende misurare, consentendo un’organizzazione del lavoro più efficiente.
Tipologie di dinamometri in base agli ambiti di applicazione
I dinamometri vengono utilizzati in diversi ambiti: il dinamometro a mano, ad esempio, che viene adoperato nei centri medici e di riabilitazione, mira a verificare che l’arto di un soggetto infortunato sia tornato alla sua piena funzionalità dopo la riabilitazione.
Il dinamometro per valigie, invece, ha un utilizzo esclusivamente casalingo e serve a misurare i bagagli in caso di imbarco aereo, per evitare di pagare sanzioni amministrative a causa dell’eccesso di peso.
Nell’ambito industriale viene utilizzato il dinamometro di precisione, perfetto per pesare forze leggere su piccole gru, su carrelli o sollevatori, adoperando la stessa tecnologia del dinamometro a molla.
Il dinamometro professionale, infine, è impiegato a scopo industriale per pesare grandi carichi fino a 1000 kg, viene realizzato con una struttura durevole nel tempo e molto robusta.
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