Come compilare il registro dei corrispettivi

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Il registro dei corrispettivi è un documento contabile obbligatorio che tutti i soggetti che svolgono attività commerciale senza l’obbligo di emissione di fattura devono avere. Un e-commerce, per esempio come Amazon, è obbligato a redigere il registro dei corrispettivi.

Come si certificano i corrispettivi?

Ogni genere di operazione rilevanti ai fini dell’IVA vanno esposte e rappresentate da un documento per ragioni di controllo e cautela fiscale. Dunque, per certificare i corrispettivi è possibile farlo in due modi differenti: con emissione di fattura o di scontrino fiscale. Inoltre, ai commercianti che effettuano vendite al minuto la legge IVA dà la possibilità di non dover rilasciare una fattura per ogni operazione di vendita; è possibile, pertanto, certificare i corrispettivi semplicemente emettendo o lo scontrino o la ricevuta fiscale. È bene annotare che il registro dei corrispettivi va registrato quotidianamente, segnalando dati utili che riguardano la giornata di lavoro. Tra questi dati vi sono: 

  • il totale giornaliero comprensivo di IVA, il quale viene riportato nello scontrino di chiusura del registratore di cassa, emesso sempre a fine giornata;
  • il totale per importo IVA comprensivo di imposta (4%, 10%, 22%);
  • la somma delle operazioni non imponibili e quelle esenti da IVA;
  • il numero complessivo delle fatture emesse;
  • la somma di tutte le operazioni non soggette ai fini IVA.
Registro corrispettivi

Chi è obbligato alla tenuta del registro dei corrispettivi?

Il registro dei corrispettivi va compilato e stilato sempre obbligatoriamente da tutti i soggetti che esercitano attività commerciali o assimilate al minuto. In questa macrocategoria rientrano, infatti, prestazioni alberghiere, somministrazioni di alimenti o bevande negli esercizi pubblici, mense aziendali e molto altro ancora. Sono tutte attività che non hanno l’obbligo di emettere fatture, se non su richiesta esplicita del cliente.

Come comunicare i corrispettivi all'Agenzia delle Entrate?

Per mandare tutti i corrispettivi presso l’Agenzia delle Entrate bisogna effettuare determinati passaggi:

  • devono essere trasmessi in base alle specifiche tecniche allegate al provvedimento del 12/03/2019, indipendentemente dal fatto che sia un punto vendita o che sia praticata ogni giorno;
  • devono riguardare tutti quei corrispettivi inerenti alla cessione di beni o servizi relative ad un mese solare;
  • la trasmissione dei corrispettivi va effettuata anche se vi è una giornata in cui non risultano esserci;
  • deve essere sempre trasmessa entro il 15° giorno lavorativo dopo la scadenza del mese a cui si fa riferimento (rientrano anche i sabati, le domeniche e le festività, ma se il 15° giorno cade anche in questi giornate, allora è possibile comunicare i corrispettivi entro il primo giorno lavorativo successivo).

La trasmissione di tutti questi dati può essere attuata mediante il servizio telematico della Entratel o, semplicemente, avvalendosi di un suo intermediario. Prima di inviare i dati, deve essere verificato il tutto attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate, in quanto quest’ultimo detiene un software di controllo disponibile gratuitamente. Se il software considera coerenti tutti questi dati, allora la procedura può definirsi completata, altrimenti per riproporre la corretta trasmissione è necessario effettuarla entro i 5 giorni lavorativi successivi alla comunicazione di scarto. Una volta fatto ciò, l’Agenzia della Entrate attesta la trasmissione dei dati con una ricevuta, la quale viene conservata in un file munito di codice di autenticazione per il servizio Internet o Entratel (le ricevute sono disponibili in via telematica entro i 5 giorni lavorativi successivi a quello dell’invio corretto del suddetto file presso l’Agenzia delle Entrate).

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